Durante il fine settimana su Facebook in tanti hanno confermato di aver ricevuto avvisi nello strumento per Webmaster di Google (GWT) riguardanti l’acquisto e la vendita di link. Oggi Johannes Mehlem, Quality Rater di Google, ha confermato che sono state messe in atto misure contro due servizi di linkbuilding.
Johannes Mehlem afferma (traduzione dal tedesco): “Nel tentativo di offrire un’alta qualità e rilevanza dei risultati di ricerca, abbiamo messo in atto delle misure contro l’acquisto e la vendita di link per un link-network europeo e uno tedesco.
Se volete saperne di più sui tipi di link innaturali e sui passi del Reconsideration Request, trovate ulteriori fonti nel post sul nostro blog.”
Secondo quanto riportato da Eisy si tratterebbe di Teliad e Rankseller. Entrambi network ben conosciuti. Probabilmente per ora Google ha solo chiuso la fonte e gli effetti si vedranno solo in seguito.
Teliad.it non appare più tra i risultati di ricerca.
Sia Eisy che Google hanno specificato che i webmaster in questione hanno ricevuto un messaggio negli Strumenti per Webmaster di Google che riguarda i programmi per lo scambio di link, che siano essi per denaro o link per link.
Anche chi usufruisce di un altro servizio non è al riparo: i blog che usufruiscono di questi servizi spesso sono collegati anche ad altri dato che, come blogger, si vuole scoprire quale servizio fa meglio il suo lavoro e porta il maggior profitto. Lo stesso vale per gli acquirenti. In questo modo si crea un’enorme scia che passa per innumerevoli siti.
I link rimangono comunque un importante fattore di ranking per Google che quindi non vuole abbandonarlo. Se infatti non viene manipolato è un ottimo segnale per la qualità di un sito.
Giusto un paio di settimane fa ho intervistato Andreas Armbruster, CEO di Teliad, per Gli Online Guru. Guarda la video-intervista!
Chi di voi ha ricevuto notifiche per link innaturali? Lasciate un commento!
AGGIORNAMENTO DEL 20 agosto 2014:
Abbiamo appena ricevuto un annuncio stampa da parte di Teliad (clicca sull´immagine per ingrandire):
[…] UPDATE: Teliad ha diffuso questo comunicato stampa nel quale chiarisce la sua posizione sui fatti (ringrazio Sarah per la segnalazione): […]