Anche un principiante ce la può fare: guadagnare con internet!

La quantità di cose che si potrebbero fare sarebbe infinita se non fossimo legati al bisogno di dover guadagnare soldi ADESSO, per sopravvivere ADESSO. Questo spesso ci impedisce di provare cose nuove e di trovare magari la cosa che davvero ci piacerebbe fare.

guadagnare con internetMa se proviamo a mettere da parte l’idea di fare tanti soldi subito, si apriranno un mare di possibilità davvero interessanti.

Una di queste è quella che ho deciso di intraprendere io e a cui oggi mi dedico a tempo pieno.

Parlando con un amico un paio di anni fa, mi raccontò di un ragazzo che conosceva e che lavorava in internet. Il suo modo di lavorare andava un po’ nella direzione opposta rispetto ad altri di cui avevo letto o sentito (in quel periodo avevo iniziato a interessarmi del mondo online). Quasi tutti pubblicizzavano il loro business con slogan del tipo: “Guadagna tot. con un solo sito e non dovrai mai più lavorare!” promettendo cifre davvero alte. Bene, ma tornando al ragazzo di prima: come ti accennavo il suo modo di lavorare era diverso. La sua idea: “Se mi servono 3.000 € al mese per essere economicamente libero, con 30 piccoli progetti che rendano appena 100 € al mese dovrebbe essere fattibile”.

I progetti di cui parlava erano siti molto specifici, detti anche “siti di nicchia”. Si tratta di siti contenenti recensioni o informazioni su un determinato prodotto che rendano una provvigione a chi li vende.

Come sicuramente potrai immaginare catturò la mia attenzione!

Era da un po’ che volevo lanciarmi e provare a fare qualcosa in internet. Avevo letto parecchie cose e il marketing di affiliazione era uno dei temi che già da prima più mi aveva affascinato.

Ed effettivamente è di questo che stiamo parlando: marketing di affiliazione.

Avrai capito che è il lavoro più bello del mondo, ma cos’è di preciso?

Te lo spiego brevemente: il gestore di un sito, l’affiliato, inoltra i visitatori del suo sito ad un negozio online. Se il visitatore compra qualcosa, l’affiliato in compenso riceve una provvigione.

Il vantaggio enorme del marketing di affiliazione rispetto a un negozio onlien è che non devi vendere un prodotto tuo. Non ti devi preoccupare della spedizione o dei rimborsi dato che se ne occupa il venditore. Il programma di affiliazione più conosciuto è quello di Amazon, che io stessa uso per la maggior parte dei miei siti.

Esistono una marea di altri programmi di affiliazione che in parte pagano anche una provvigione maggiore. A mio parare però Amazon ha un paio di vantaggi non indifferenti: quasi tutti conoscono Amazon e non devono “abituarsi”.

Su Amazon si trova quasi tutto e i prezzi sono davvero competitivi. Quindi la gente compra.

La provvigione non viene versata solo sull’oggetto specifico che è stato raccomandato, ma anche le altre vendite che vengono effettuate sul sito.

Inoltre Amazon è affidabile e paga le provvigioni puntualmente.

1. Ma come faccio a sapere se un progetto avrà successo o se è megli rinunciare subito?

marketing di affiliazione successoI motivi per cui un progetto fallisce possono essere tanti. Ma c’è n’è uno in particolare. Se non stai attento qui puoi anche evitare di iniziare.

Il successo o il fallimento di un progetto infatti dipende in primo luogo dalla scelta della giusta nicchia:

  • non deve essere troppo grande, se no avrai troppa concorrenza

  • non deve essere troppo piccola, se no non potrai guadagnarci abbastanza

Inoltre il prodotto deve avere un prezzo che sia abbordabile ma non troppo economico, se no la provvigione sarà troppo bassa.

Prima di qualsiasi altra cosa quindi dovrò fare un po’ di ricerca. Qual’è la nicchia giusta?

Esistono vari modi per trovarla:

  • fare brainstorming: scrivo tutto ciò che mi viene in mente e poi lo analizzo per vedere se c’è qualche nicchia che abbia del potenziale

  • riflettere su problemi che io stessa incontro nella vita di tutti i giorni

  • cercare tra i prodotti più venduti di Amazon

Ovviamente esistono tanti altri modi, ma questi sono quelli che mi vengono a mente di getto perché sono quelli che maggiormente applico.

Una volta che ho scritto tutte le mie idee di nicchie, inizierò ad analizzarle.

Con lo strumento per la pianificazione delle parole chiave di Google vado a vedere il volume di ricerca e la concorrenza.

Un po’ di concorrenza va bene, ma non dovrebbe essere tale da impedirmi di arrivare nella top 10 di Google (ovvero sulla prima pagina dei risultati di ricerca).

Io stessa per fare questa valutazione delle nicchie uso SECockpit, uno strumento a pagamento che però mi fornisce tutte le informazioni di cui ho bisogno in un’unica tabella e inoltre mi fornisce termini di ricerca correlati. 

Poi vado a vedere su Amazon se esiste il mio prodotto ad un prezzo decente. In genere tendo a stare tra i 50-200 € perché per prodotti più economici la provvigione è irrisoria e prodotti più costosi in genere non vengono comprati su Amazon (la gente qui cerca più che altro informazioni).

A questo punto hai una nicchia e puoi iniziare a creare il tuo sito.

2. Dominio e hosting: è qui che vive il tuo sito

web hostingIl dominio è l’indirizzo del tuo sito. Quindi qualcosa del tipo www.ilmiosito.it

Per arrivare nella top 10 di Google vale ancora il principio che è utile avere un dominio che includa la tua parola chiave principale (il termine di ricerca che le persone immettono su Google per trovare il tuo prodotto).

Mi raccomando, scegli solo domini che finiscano con .it, , .com, .eu, .net o .info. Evita di scegliere altro. Se il dominio che hai scelto non dovesse essere libero, allora aggiungi paroline tipo -test, -recensione, -24 o simili (es. www.ilmiosito-info.it).

L’hosting invece è lo spazio dove vengono salvati tutti i dati del tuo sito.

Se ancora non hai un servizio di hosting ti consiglio CheWeb!. Ne esistono diversi ma questo ha un buon rapporto qualità-prezzo e il servizio clienti funziona bene. Eviterei di scegliere servizi di hosting più economici dato che alla fine creano più problemi che altro.

Dopo aver registrato il tuo dominio e averlo collegato al tuo hosting, inizierai a crare il sito.

3. La creazione del sito: WordPress

Per quasi tutti i miei siti io uso WordPress e posso solo consigliarti di fare lo stesso. Usarlo è più facile di quello che credi. Esiste una marea di temi (che poi sarebbero i layout) belli e che pronti.

A questo punto scegli un tema. Io ti consiglio Headway-Theme. Con il sistema drag and drop è semplicissimo creare o riprodurre design, senza la necessità di programmare nulla. Inoltre è responsive (= crea siti “mobile-friendly”).

4. Il contenuto regna! King Crown

Gli esperti di web marketing in America dicono: “content is king”. Oltre a re il contenuto dovrebbe essere pure regina e tutta la famiglia reale al completo.

Questo è un altro di quei punti davvero importantissimissimi se vogliamo creare un sito di nicchia.

L’utente non è ancora convinto di voler compare. Ha ancora bisogno di qualche informazione. E tu gliela devi dare.

Deve ricevere tutto ciò di cui ha bisogno in forma concentrata. Non stiamo parlando di scopiazzare la descrizione dei prodotti. Primo perché Google si accorge se stai copiando e secondo piazzerà il tuo sito in fondo alla lista dei risultati di ricerca, condannando di fatto a morte il tuo progetto.

L’utente viene sul tuo sito perché ha delle domande. A cui tu devi rispondere.

Una volta che gli avrai dato tutte le informazioni che richiede, dovresti presentare alcuni prodotti scelti. Magari elencandone non solo le caratteristiche principali ma anche i pro e i contro.

Aggiungi qualche immagine, un grafico o qualche video che catturi l’attenzione dell’utente e il gioco è fatto.

5. Lascia che ti indichi la strada: i link di affiliazione

linkbuildingHai un sito con un design semplice, degli articoli interessanti e hai scelto dei prodotti da promuovere. A questo punto ti dovrai registrare al programma di affiliazione, ad es. quello di Amazon.

Con pochi click potrai generare i link di affiliazione per i tuoi prodotti, da collegare poi al tuo sito.

Questo passo è importante perché solo tramite i link di affiliazione Amazon è in grado di riconoscere che sei tu che gli hai portato quel cliente e che quindi la provvigione spetta a te.

6. Hai quasi finito: l’ottimizzazione del sito

Per finire nella top 10 di Google ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione. Questa è quella che chiamiamo ottimizzazione oppure SEO (Search Engine Optimization = ottimizzazione per i motori di ricerca).

Ecco i punti principali:

  • scegli titoli e sottotitoli accattivanti che possibilmente contengano la parola chiave principale (ma non forzare la mano!)

  • usa liste e indici

  • usa la parola chiave principale o i suoi sinonimi come nome delle immagini e nell’alt-tag (la descrizione dell’immagine che appare se l’immagine stessa per qualche motivo non si dovesse vedere, ad es. perché manca il software necessario).

Questi sono i lavori di ottimizzazione che puoi fare direttamente sul sito.

Ma non è finita qui.

Adesso inizia il lavoro vero e proprio.

Parliamo di backlink. I backlink sono i link in entrata, ovvero i link su altri siti che puntano verso il tuo sito.

Anche se i backlink a quanto pare starebbero perdendo sempre più importanza, ancora non è possibile farne a meno.

Quindi fai in modo di ottenere qualche backlink. Così Google riconoscerà che il tuo sito è importante.

Non ne servono tantissimi. In genere una manciata di backlink buoni può bastare.

Ma come faccio ad ottenere dei backlink? Una possibilità è quella di cercare dei forum che parlano dell’argomento di cui tratta anche il tuo sito e lasciare un commento.

Mi raccomando però: non cascare nella trappola dei siti che offrono backlink in cambio di denaro.

Ovviamente ci sono molti altri dettagli a cui fare caso quando si crea un progetto come questo.

Se vuoi saperne di più…

Se vuoi informazioni più dettagliate, ho creato un mini-corso via e-mail in cui ti spiego come anche tu ti potrai creare un “reddito passivo” con un mini sito di nicchia. Riceverai:

 5 giorni

 5 e-mail

Tra le altre cose scoprirai:

  • Perchè la maggior parte delle persone non riesce a creare un “reddito passivo”
  • Quale modello di business raccomando ai “principianti” per generare un “reddito passivo”
  • … e da quali sarebbe meglio stare lontani!
  • Come trovare “gratuitamente” più visitatori per il mio sito
  • Il grande errore da evitare subito all’inizio

Iscriviti qui per partecipare al mio mini corso via e-mail gratuito per la creazione di mini siti di affiliazione.

Ci sono moltissime persone che con questo sistema hanno già creato mini siti di affiliazione di successo. Non posso darti alcuna garanzia perché, alla fine dei conti, dipende da te se metterai in pratica ciò che ti insegno o se sei uno che si arrende subito.marketing di affiliazione, miniaffili

Ma se seguirai passo per passo i consigli che ti do ben presto potrai raccoglierne i frutti.

Per il tuo successo nel web,

Sarah